Naturalmente la zona Africana meglio conosciuta dagli Europei in generale, è l'Africa settentrionale, cioè l'Egitto, Tripoli, Tunisi, Algeria e Marocco, ed al di là dell'Istmo di Suez, il litorale Eritreo, del quale una parte spetta ora all'Italia. Gli abitanti di questa parte dell'Africa seguono per la massima parte la religione Maomettana. Sino a pochi anni in qua i paesi di cui erano rispettive capitali Tripoli, Tunisi, Algeri, Fez e Marocco, si chiamavano complessivamente la Barberia, ed erano nidi di pirati. Tutta la costa settentrionale Africana, eccettuato il Marocco, era vassalla del sultano dei Turchi. Nel 1830, come già vedemmo, la Francia si rese padrona della reggenza di Algeri; e nel giugno 1881, si è impadronita anche di Tunisi; più di recente gl'Inglesi si sono impadroniti dell'Egitto. Tripoli, pel momento, conserva il suo bey, nominalmente vassallo della Porta Ottomana. Una lunga e stretta lingua di terra, con Massaua ed Assab per luoghi principali, sulla costa meridionale del Mar Rosso, è ora posseduta dall'Italia.
L'interno dell'Africa è abitato da popolazioni nere, e barbare o semibarbare. Le mezzo barbare seguono per lo più la religione Maomettana, mentre le tribù decisamente barbare seguono il feticismo, cioè adorano oggetti materiali.
Nell'Africa occidentale vi sono dei possedimenti francesi ed inglesi: vi è ancora la piccola Repubblica di Liberia, fondata nel 1822 da dei filantropi Americani come un libero asilo per gli schiavi emancipati degli Stati Uniti.
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