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      Dopo di aver colpito mortalmente alle spalle il presidente, l'assassino, dal palco di Lincoln, balzò nel proscenio, e, mostrando al pubblico il pugnale insanguinato, pronunciò teatralmente e profanò il motto di uno degli Stati già Uniti: Sic semper tyrannis; così avvenga sempre ai tiranni. Era il giorno 14 di aprile 1865, che in quell'anno incontravasi ad essere venerdì santo, ossia il giorno della commemorazione della morte di Gesù Cristo, liberatore del genere umano, il quale fu pure, non solo ingiustamente ucciso, ma calunniato come pretendente alla tirannide.
      Il sentimento religioso unicamente fondato sopra la difettosa base della Bibbia, e con esso la pubblica moralità, sono in una deplorabile decadenza da vari anni, negli Stati Uniti d'America. In addietro, per un rispetto sincero, ma esagerato, ai principii religiosi, erano vietati gli spettacoli nei giorni domenicali, ed i cittadini si astenevano spontaneamente non solo dagli spettacoli profani, ma ancora dai lavori ordinari nel giorno commemorativo della tragedia del Golgota. Oggi, sostituito in gran parte all'antico rispettabile ed utile sentimento cristiano, la bigotteria o l'ipocrisia da una parte, l'indifferentismo dall'altra, rimangono ancora praticamente proibiti gli spettacoli e chiusi i musei nei giorni di domenica, quando il popolo avrebbe maggior comodità di intervenirvi, per riceverne onesto diletto ed istruzione; ma, continuando ad esser giorno di sciopero il venerdì santo, si aprono i teatri, e sono più frequentati che in alcun altro giorno dell'anno.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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