L'esperienza mostrò poi che i Romani erano abbastanza maturi per accettare di buon grado la loro liberazione dal governo sacerdotale, ma non per ottenerla colle loro sole forze. L'effettiva riunione di Roma all'Italia non potè effettuarsi che nel 1870, violando apertamente la lettera, se non lo spirito del trattato del 15 settembre.
La liberazione di Venezia fu meno tardiva che quella di Roma. La popolazione italiana che rimaneva tuttora soggetta all'Austria al principio dell'anno 1866 era più di due milioni e mezzo per le provincie venete così ufficialmente chiamate, ed un milione e mezzo incirca per le provincie di Trento, di Gorizia, di Trieste e dell'Istria.
Il regno d'Italia non è ancora riuscito che ad annettersene una parte della Venezia, la più grande e più importante; ma, sfortunatamente, ha avuto bisogno di un indiretto ajuto straniero per ottenere la Venezia, come ebbe mestieri di un diretto ajuto straniero per avere la Lombardia; e non è cosa da doversene vergognare gli Italiani, o da dover gli stranieri stupirsene, perocchè al principio del 1866 il regno d'Italia era un giovine Stato di ventun milioni di abitanti, mentre l'Austria era una possente monarchia militare di trentacinque milioni.
L'alleato dell'Italia nel 1866 fu la Prussia, come la Francia nel 1859. Per comprendere la sintesi della guerra Prusso-Italica contro l'Austria nel 1866, è d'uopo il farci un po' più indietro nell'ordine del tempo, e considerare più specialmente le relazioni della Prussia colla Germania e coll'Austria negli anni che immediatamente precedettero la guerra del 1866.
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