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      Vera chiave di tutta la posizione erano il villaggio di Custoza, colle sue alture, e Somma Campagna. Il principe Umberto aveva perciò collocato la sua divisione un chilometro di là da Villa Franca ed in prossimità di Custoza. La sinistra austriaca era formata da una brigata di cavalleria, più otto altri squadroni di cavalleria. Tutto questo corpo si mise in marcia, di corsa, contro la divisione del principe Umberto.
      Il giovane ed intrepido comandante, appena avuto avviso dai cavalleggieri di Alessandria dell'accostarsi che faceva il nemico, diede l'ordine che è di regola, ed urgentemente necessario, quando la fanteria è attaccata dalla cavalleria, cioè la formazione del quadrato. Comandò alla brigata Parma, che era la più avanzata delle due formanti la sua divisione, di formar i quadrati per battaglioni, coll'artiglieria negl'intervalli fra battaglione e battaglione. Quando si è fatto il quadrato, vuoto nel mezzo, con quattro lati eguali costituiti da quattro o più ranghi di soldati, questi son pronti a fucilare o bajonettare la cavalleria nemica, da qualunque parte venga. Questa certezza di poter far fronte al nemico, davanti, ai lati, e di dietro, e la stessa difficoltà materiale di fuggire, tien fermi i soldati al loro posto. Dal canto loro i cavalli e cavalieri nemici, spaventati dal tiro e dalla vista della fanteria del quadrato, non arrivano sino al cozzo fatale, ma deviano a destra od a sinistra, perchè gli animali per istinto, e gli uomini per ragione, sanno che venendo all'urto effettivo capitombolerebbero in orrida e micidiale confusione gli assalitori insieme e gli assaliti.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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