Una significazione opposta sembra invece appartenere a quest'altra notabile coincidenza: la seconda battaglia di Custoza fu perduta dagli Italiani il 24 di giugno 1866, cioè nel settimo giorno anniversario della loro vittoria a San Martino.
La risposta che potrei fare a questa difficoltà nella mia qualità di istorico, è molto facile, ma insufficiente: vinsero gl'Italiani nel 1859 perchè commisero pochi errori, e perchè avevano al fianco il potente ajuto di Francia: furono vinti a Custoza il 25 luglio 1848, e di nuovo il 24 di giugno 1866, in quel medesimo luogo, perchè in queste due campagne i generali italiani violarono per ignoranza la regola fondamentale della strategia, la quale invece fu egregiamente osservata dai generali austriaci.
Ma per quale fatale combinazione capitarono gl'Italiani ad essere ben diretti nel 1859, e mal diretti a Custoza nel 1866, da quel medesimo re Vittorio Emanuele il quale doveva allora possedere maggior esperienza, ed era ancora nel fiore dell'età, di 46 anni; e tutto ciò nel ventesimo quarto giorno di giugno, preciso anniversario della battaglia di San Martino, e sul medesimo luogo ove suo padre, ed egli stesso come comandante subalterno, perdettero la prima battaglia di Custoza? Considerate di più che Vittorio Emanuele non aveva a San Martino che una forza numericamente eguale a quella a lui opposta, mentre aveva a sua totale disposizione, un esercito più che doppio dell'Austriaco a Custoza.
Senza dubbio il 24 di giugno, del sesto mese, secondo il profetico linguaggio di Aggeo, è uno dei 365, ovvero 366 giorni dell'anno, e Custoza è una delle molte migliaja di luoghi dove si può vincere o perdere una battaglia.
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