Pagina (261/307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma quando il giuocatore di bigliardo colpisce la palla dell'avversario in guisa che rimbalzando questa sulla sponda va ad atterrare i pezzetti d'avorio, dite voi forse che ciò non prova l'abilità del giuocatore, attesochè le palle, le sponde e i birilli si trovano di sicuro sulla tavola? E poichè tutte le parole di Dante, nessuna eccettuata, sono registrate nel Dizionario della Crusca, direste voi che basta accozzar insieme quelle parole in un modo qualunque, per comporre la Divina Commedia?
      Qui è necessario tor la parola, per così dire, al semplice istorico, e renderla all'autore del libro filosofico-teologico, Dio Liberale, affinchè difenda l'interpretazione provvidenziale da lui assegnata alle coincidenze fra le date dei grandi avvenimenti storici.
      È vera in parte la parodia che fanno con ischerno i materialisti: l'uomo ha fatto Dio a sua imagine; ma hanno altresì un senso arcano, pur vero, le sublimi parole della Bibbia: Dio fece l'uomo a sua propria imagine e similitudine.
      Nell'infinito seno di Dio si agitano delle passioni sublimi ed auguste, ma somiglianti a quelle del capo-lavoro della sua creazione. Quasi per togliere la monotona noja della sua eternità egli si degna spesso di commettere degli scherzi umani di numeri e di parole. L'Altissimo disse: Io ho largito agli uomini un'infinitesima parte della mia intelligenza: tutti sanno il più necessario, ma diversi conoscono soltanto diverse parti di ciò che è bello ed utile a comprendersi. Gli scienziati di professione investigheranno e scopriranno or una or altra porzione dello scibile immenso, ma sovente saranno più penuriosi di senso comune che il povero operajo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





Dante Dizionario Crusca Divina Commedia Dio Liberale Dio Bibbia Dio Dio Altissimo