Credesi infatti che il primo ad eseguirla sia stato il più celebre fra i re dell'Egitto, Ramses il grande, ossia Sesostri; e che egli abbia fatto servire per la comunicazione fra i due mari il braccio Pelusiaco del Nilo, ed un canale appositamente scavato, che scendeva dal Nilo sino all'antica Arsinoe, ora Suez.
Ma siccome il canale fu più volte ostruito dai venti colle arene del deserto, così ebbero ad aprirlo e riaprirlo in epoche successive, Necao, penultimo re indigeno dell'Egitto, poi i re di Persia, poscia il re greco-egizio Tolomeo Filadelfo, indi gl'imperatori romani Trajano ed Adriano; ed infine i Califfi.
Si erano quasi interamente perdute le traccie dell'antico canale, allorchè nel 1854 il francese Ferdinando Lesseps concepì l'ardito disegno di aprirne uno, tutto di acqua marina, ed acconcio al passaggio delle grandi navi moderne. Il canale è stato eseguito da ingegneri francesi e da operai europei ed egiziani, con una lunghezza totale, compresa la traversata dei laghi intermedii, di centosessanta chilometri, da Suez, che è situato sul mar Rosso, sino a Porto Said sul Mediterraneo. La larghezza alla superficie dell'acqua è di settantacinque metri; la profondità da otto a dieci metri. Questa specie di fiume di acqua salsa, che lentamente scorre dal mar Rosso al Mediterraneo, alquanto più basso, è parallelamente accompagnato da un canale di più ristretta sezione, il quale corre in senso opposto dal Nilo al mar Rosso. La solenne inaugurazione fu fatta il 20 novembre 1860. Il canale di Suez abbrevia di circa la metà il viaggio degli europei alle Indie, alla China, al Giappone ed all'Australia, risparmiando il lungo giro attorno al capo di Buona Speranza.
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