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      Per nostra fortuna Pio IX si alienò tutti i popoli col suo Sillabo del 1864, che condanna i principii di libertà; ed indignò governi popoli insieme, colla dichiarazione della sua propria infallibilità nel 1870. E questa dichiarazione diviene tanto più pericolosa ed odiosa, in quanto che si pretende essere ella indipendente dalla proclamazione del concilio ed anteriore ad esso; di guisa che, ammessa come dogma l'infallibilità pontificia, diverrebbe un dogma ancora il sillabo o qualsivoglia altra cosa iniqua od assurda che possa essere stata pronunciata solennemente da Pio IX e da' suoi predecessori.
      La prima solenne proclamazione della sua infallibilità per parte di Pio IX, con susseguente acquiescenza della maggioranza del Concilio Vaticano, ebbe luogo il 13 luglio 1870. Votarono in contrario i prelati più dotti e più virtuosi; ma cinque giorni dopo piegarono il capo essi pure, in una nuova e più solenne votazione, la quale riuscì quasi unanime, il giorno 18 luglio 1870, cioè 1248 anni dopo l'Egira di Maometto, la quale avvenne, come a suo luogo dissi, il 18 luglio 622. La proclamazione fu accompagnata dal sinistro bagliore e fragore dei fulmini di un terribile temporale.
      Sobbarcando gl'interessi della religione a quelli del regno mondano, stavano per dichiarare articolo di fede anche la necessità del potere temporale del papa; ma il concilio fu provvidenzialmente interrotto e disperso da un tuono più terribile e più serio del tuono elettrico che aveva rumoreggiato sul Vaticano; cioè dall'annunzio della guerra scoppiata fra la Germania e la Francia.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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