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      Antonio Pacinotti, abbastanza giovine anche adesso, pochi anni fa era professore di Fisica nella grande Università di Bologna, ma ha dovuto contentarsi di passare alla piccolissima Università di Cagliari, perchè la sua facondia non è uguale alla sua scienza, e perchè le scoperte Italiane non sono abbastanza apprezzate, nè dal pubblico, nè dal governo, nè dalla stessa gioventù studiosa.
      La novella ferrovia da Como a Lucerna attraverso alle Alpi Elvetiche, e segnatamente la galleria del San Gottardo che ne fa parte, è una delle opere più grandiose dell'industria moderna. Essa agevola le comunicazioni fra l'Italia da una parte, e dall'altra la Svizzera, la Germania occidentale, Belgio, ed Inghilterra, e in generale fra l'oriente e l'occidente. La perforazione del Gottardo fu portata sino al rompimento dell'ultimo diaframma, cioè sino al punto ove gli operai da mezzogiorno s'incontrarono e si dieder la mano con quelli da settentrione nel giorno 29 di febbrajo 1880. Terminato l'allargamento ed il rivestimento, la locomotiva percorse per la prima volta l'intera galleria, nella sua grande lunghezza di quasi quindici chilometri, nel giorno 24 di dicembre 1881.
      La galleria del Cenisio, tra l'Italia e la Francia, servì di tipo al lavoro di quella del Gottardo. Due cadute d'acqua una presso l'imbocco meridionale, e l'altra presso l'imbocco settentrionale, comprimevano l'aria. L'aria compressa, condotta per via di tubi sino alla macchina perforatrice, operava in essa come il vapore opera nella macchina a vapore.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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