Asino che raggia, non mangia.
Aggiungere ferro alla cazza.
Attaccare il maio alla porta.
Ancor' io, sono stato in danza.
Ancor' io, sò doue il diauol tiene la coda.
Ancor' io, sò quante paia fanno tre buoi.
Adesso vien' il buono, diceua chi sputaua il cuore.
Asciugarsi il naso col braccio.
Amar' in guisa, ch'il bastone il matto.
A buon confortatore, il capo non duole.
A zara, mio resto, io son chiarito.
Andar col cembalo, in colombaia.
A chi rincresce, pongasi a sedere.
Andar presso alle crida.
Attaccarsi la mente al petto.
Asino del pignattaio.
A chi duole il dente, se lo caui.
A chi tocca, leuisi.
Amor regge suo regno, senza spada.
A buon cugno, non accade gran mazza.
Amore è il vero pretio, con che si compra amore.
Amami poco, ma continua.
A qual cosa non stringi i cuor mortali, oh empia fame d'oro.
Adulatione, e fittione sono la pincia de' grandi.
Alla fama si và, per varie strade.
Alle cose passate, non si truoua rimedio.
Asini che non portan basti.
Assai beato muore, chi esce di dolore.
Assai acqua passa per il molino, ch'il molinaio non vede.
Accarezza il vecchio matto, se vuoi ricca farti a un tratto.
Amore fà molto, ma l'oro sa più fare.
A dì tre d'Aprile, il cucco de' venire, se non vien'a otto, o è preso, o morto.
Andar doue ne Papa ne Imperatore, può mandar' Imbasciatore.
A me pare vna coglioneria, lasciar di se memoria a l'hosteria.
Arbor verde, da sè vien secco.
Arbor secco non diuien piu verde, così fa donna ch'il suo tempo perde.
Al'honor chi manca d'un momento, non ripara in anni cento.
Ad ogni cosa fuor ch'a la morte, truoua rimedio l'huomo forte.
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Papa Imperatore Imbasciatore
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