Assai basta, per chi non è ingordo.
Al'oscuro, ogni gatto è grigio.
A cattiua vacca Dio da corte corna.
Ad ogniuno come piace, diceua colui che basciaua la vacca.
A sacco vecchio, conuengono molte pezze.
Altri di me non sà, doue mi duol' la scarpa.
A' putti, si danno i primi.
A picciol' forno, poca legna basta.
A gatto che lecca il spiede, non fidar l'arosto.
A le mani, disse colui, che non ne haueua.
Accordar la corna musa.
Andar' al pino, o al cipresso.
Andar'a veder, se i colombi son diuentati di gesso.
Ancor questa si può ligar' al dito.
Ariuar doue si vende il pane a buon mercato.
Andar' ad amazzar la gatta.
Andar legato, e stretto.
Ascoltar come un porcellin grattato.
Acciò san chimenti gli faccia la gratia.
Appuntar'i piedi al muro, e pur non far nulla.
Andarci di buone gambe.
A tutto ci è riparo, chi lo sà trouare.
Andar'a cacciar la chioccia dal pagliaro.
Apri la bocca, secondo i bocconi.
Anche la legna nodosa, fa buon fuoco.
Attinger'acqua col criuello.
A donare, e tenere, ingegno bisogna hauere.
A chi ti vuol'male, venga donna, processo, o vrinale.
Alle volte, più vale la feccia ch'il vino.
A popol sicuro, non bisogna muro.
A chi Dio dà farina, il diauol' tuole il sacco.
A fanciullo, vecchio, & a donna, non si dee far piacere.
Artegiano che non mente, non ha mestier tra la gente.
Amici son buoni in ogni piazza, chi non ne ha, se ne faccia.
A caual corrente, e giuocatore, poco tempo dura l'honore.
Ad ogni porcello, il suo San Martino.
Andar per la via del'horto.
Al villano, se dai il piede, lui piglia la mano.
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Dio Dio San Martino
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