Chi viue nel vitio, muore nella vita.
Con la vita, ogni male troua rimedio.
Con la vita, ogni male ha certo fine.
Cio che fai di notte, appare di giorno.
Cosa perduta, cosa conosciuta.
Cosa comunicata, è più amata.
Cosa troppo vista, perde gratia e vista.
Cosa cara tenuta, è mezza venduta.
Ciò che vien di piglia piglia, tosto va di tira tira.
Ciò che gusta alla bocca, sgusta alla borsa.
Colui è mio zio, che vuol'il ben mio.
Compagnia d'vno, compagnia di niuno.
Compagnia di due, compagnia di Dio.
Compagnia di tre, compagnia di Re.
Compagnia di quatro compagnia di Diauolo.
Chi ne porta vno, sente d'amor.
Chi ne porta due, sente da più.
Chi ne porta tre o quatro, sente da matto.
Cane affamato, non teme il bastone.
Coniglio scappato, consiglio trouato.
Con la pelle del cane, si sana la morditura.
Che mi fa il mantello, quando che fa bello?
Cattiua è la guerra, chi'ogni huomo atterra.
Come il cane d'Arlotto, fugge quand'è chiamato.
Chi non vuol rendere, fa male a prendere.
Chi fa il peccato, aspetti la penitentia.
Chi più arde, più splende.
Chi non ha amico o germano, non ha forza in braccio o in mano.
Chi ha colpa, sospetta ogniuno.
Chi non ha denari in borsa, habbia miel' in bocca.
Chi vuol'udir nouelle, a le barberie si dicon belle.
Chi accarezza il villano, offende nobiltà, e s'affatica in vano.
Costui non giuoca se non a farina.
Con la guerra, non sempre cessa l'odio.
Cercar la fama di Erastrato.
Cigno nero, e coruo bianco.
Chi molto pratica, molto impara.
Chi non vuole che gli sia dato, dia.
Che ogni un guardi il suo, è naturale.
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Dio Diauolo Arlotto Erastrato
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