Capo grasso, ceruello magro.
Chi non vuol'ballare, non vadi al ballo.
Chi è cieco, mangia molte mosche.
Chi male semina, male coglie.
Chi s'impaccia con fanciulli, con fanciulli si ritroua.
Come fa il fumo del'incenso a' morti.
Conuien che nuoti, chi è tenuto su per il mento.
Chi male opra, male al fin'aspetti.
Cattiua è quella lana, che non si può tingere.
Campane che chiaman gl'altri, ma non entrano in chiesa.
Chi ha mangiate le noci, spazzi i gusci.
Chi biasima, vuol comprare.
Carne fa carne, vino fa sangue, pane mantiene.
Chi ad altri inganno tesse, poco ben per se ordisce.
Chi sul popolo si fonda, sul fango si fonda.
Con l'ombra della virtù, si dipinge il vitio.
Col fuoco, si truoua l'oro.
Chi non ha ventura, non vadi a pescare.
Chi muore in campo, muore in letto d'honore.
Cauarsi la maschera.
Cacciar' carote.
Cosa da sauio, è di mutar proposito.
Chi piange il morto, indarno si affatica.
Chi scriue a chi non risponde, od è matto, o ha bisogno.
Chi va a nozze e non è inuitato, se ne torna suergognato.
Contra fortuna auuersa, ogni buon carratiere versa.
Chi non sa (per mare vadi) che cosa sia i santi pregare.
Chi fa quello che non deue, gli auien quel che non crede.
Chi non sa fare i fatti suoi, peggio farà quelli d'altrui.
Chi è reo e non è tenuto, può far' il mal' e non è creduto.
Chi inganna l'ingannatore, non merita pena, ma honore.
Chi fa vna casa in piazza, o è trop'alta, o troppo bassa.
Chi troppo pensa perde la memoria, e chi non pensa perde la vittoria.
Chi vuol esser sublimato, per prudente sia accusato.
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