Chi ti predica, ti fa l'amore.
Chi ha denti non ha pane, chi ha pane non ha denti.
Chi non caualca per terra, non conoscere piacere.
Chi perde piacer per piarere, non perde nulla.
Chi ha un sol figlio, spesso se lo ricorda.
Chi ha un sol'occhio, spesso se lo netta.
Chi ha vna sol braca, spesso se la laua.
Chi ha un sol figlio, lo fa matto.
Chi ha un sol porco, lo fa grasso.
Chi più spende, manco spende.
Chi manco spende, più spende.
Chi è in mare, stenta, e nauica.
Chi è in terra, stenta, e pena.
Chi ha la prima, non ua senza.
Chi non può col troppo, facci col poco.
Chi ha buon capo, non gli mancan cappelli.
Chi fa mercantia e non la conosce, i suoi denari diuentan mosche.
Chi paga i suoi debiti, fa capitale.
Chi mette pegno e non sa come, par da matto, e perd'il suo.
Chi balla senza suono, può caualcar senza staffa.
Chi tutto mangia, tutto caca.
Chi mal tira, ben paga.
Chi fugge Maggio, non fugge calende.
Chi ha ben'un giorno, non ha male tutto l'anno.
Chi non può ad un forno, vadi ad un'altro.
Chi lo fà, l'aspetti.
Chi nasce matto, non guarisce mai.
Cadono i gigli, e perdono il candore.
Cieche talpe al nostro ben', Arghi al nostro male.
Chi mi vuol bene, mi fa inrossire.
Chi mi vuol male, mi fa imbianchire.
Chi non ha moglie, ben la veste.
Chi non ha figluoli, ben gli pasce.
Chi d'altri si veste, tosto n'esce.
Chi non deue hauer bene, non l'hauerà mai.
Chi mangia lepre, ride sette giorni.
Chi giuoca di piede, paga di borsa.
Chi diria, ch'il mosto imbriacasse?
Chi se ne calza, non se ne veste.
Chi non crede esser matto, è matto spacciato.
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Arghi
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