Chi non robba, non fa robba.
Chi piglia il lion' in assentia, teme le palpa in presentia.
Cuor contento, č manto su le spalle.
Castiga il cane, e castiga il lupo.
Chi non ama essendo amato, comette gran peccato.
Chi vuol'hauer ben' un di, facci un bon pasto.
Chi vna settimana, si laui la testa.
Chi un mese, pigli moglie, &
Chi sempre, faccisi Prete.
Chi fą tutte le feste, pouero si veste.
Chi da e toglie, mette il capo tra le foglie.
Chi pratica co' buoni, guadagna e non perde.
Chi pesta acqua in mortaio, perde il tempo & la fatica.
Casa mia, donna mia, pan' et aglio č vita mia.
Chi molta parla, molto erra.
Chi donne pratica, giudicio perde.
Chi debbe, ha tutti i torti.
Chi volar pensa, indarno spiega l'ali.
Con vna bestia s'amazza l'altra.
Cauallo bianco, e donna bella, non č mai senza martello.
Chi due bocche bascia, vna gli pute.
Chi smarrita ha la strada(3), torni a dietro.
Chi di libertą č priuo, ha in odio d'esser viuo.
Chi bene ama, non mai oblia.
Chi stą in ceruello pił d'un'hora, č matto.
Chi non ha denari, viue morto tra' viui.
Chi scampa d'un ponto, scampa da mille.
Chi si contenta, gode.
Chi molto są, poco parla.
Chi pazzamente pecca, cosģ va a cą del Diauolo.
Chi la dirą o la farą dire, di mala morte non potrą morire.
Chi visse rio, non ha, chi ben gli voglia.
Chi parla, semina, chi tace, raccoglie.
Contra bontą, ogni viltą č ardita.
Chi meno vale, pił di parole abonda.
Chi non ha, non są.
Co' morti, non combattono ch'i morti.
Chi ben scriue, non sarą mai ricco.
Ci sono pił sparauieri, che quaglie.
Chi beue con l'orzuolo, beue quanto vuole.
| |
Prete Diauolo
|