Chi sa carezzar con piccol capitale, farà gran guadagno.
Chi più ha, più pensa, più richiede, e manco gode.
Chi vede un miracolo, facilmente ne crede un'altro.
Contra amor, non val forza ne ingegno.
Chi ha male al zuffo, si gratti.
Coprir' un'altare, per discoprirne un'altro.
Cercar vento da sciugar berette.
Correr sopra il tauolliero.
Cornacchia da campanile.
Ciuetta non caca su il suo campanile.
Chi fà temer' ogni huomo, teme ogni cosa.
Colui che è saggio, quietemente gode.
Chi più nuoce altrui, hoggi più in alto sale.
Chi semina nello spirito, vita coglie.
Cucire le orecchie d'asino.
Ceda il triomfo, al'ornato parlare.
Ciascuno ha il suo natural costume.
Che hanno a fare le delitie col suplicio?
Ciascuno ha i suoi costumi & opinioni.
Chi non dà spesa, non dà guadagno.
Cattiuo è quel suggetto, che non si può laudare.
Cosi auuiene a chi s'appiglia a' nerui.
Chi vuol entrar picchi a l'vscio.
Cedi al maggiore, persuadi al minore, e consenti a l'vguale.
Che per mal fare, al fin mal si guadagna.
Chi monta piú alto che non deue, cade più basso che non crede.
Chi vuol quaresima corta, faccia debiti da pagar' a Pasqua.
Con le labbra parlauano i Greci, e con il petto i Romani.
Cambiar' il trotto, per l'ambiatura.
Corruttione d'vno, generatione de l'altro.
Chi dietro di me parla, col mio messere parla.
Ci vuol'altro, che finocchio.
Chi ben paga, bene impara.
Come può sonar'il pifaro non hauendo le labbra?
Chi non ha robba, è peggio che cortegiano senza gratia.
Chi gode vna volta, non stenta sempre.
Correre come il pesce al lombrico.
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Pasqua Greci Romani
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