Chi è morto o assente, non ha amico o parente.
Chi da venti non è, & da trenta non sà, & da quaranta non hà, ne mai sarà, ne mai saperà, ne mai hauerà.
Chi porta il torchio ha sempre per costume, a se far'ombra & agli altri lume.
Chi comporta l'ingiuria vecchia, inuita altri a fargliene delle nuoue.
Chi fa sua vendetta, oltra ch'egli offende, chi offeso l'ha, da molti si diffende.
Corpo senz'alma, & fonte senz'humore, è quella donna che non sente amore.
Contegiana innamorata, e roffiana liberale, vanno tosto a l'hospitale.
Cortigiana che ti stringe, e le braccia al collo ti cinge, poco t'ama e molto finge, e nel fin t'abruscia o tinge.
Chi fece del seren troppo gran festa, haurà doglia maggior nella tempesta.
Chi non segue virtù in giouanezza, fuggir il vitio non saprà in vecchiezza.
Chi asino è & ceruo esser si crede, al saltar della fossa se n'auuede.
Chi offende scriue in polue con la paglia, & chi offeso è ne' marmi il sdegno intaglia.
Chi s'allieua il serpe in seno, gli auuien poi com'al' villano, lo pagò poi di veleno, come l'hebbe caldo & sano.
Come purpureo fior traspare in vetro, cosi vergogna in gentil cuor si mostra.
Chi vuol gir più in sù che gir non possa, sente poi nel cascar maggior percossa.
Chi vende a credenza, spaccia robba assai,
perde gli amici, denari non ha mai.
Chi si diletta di far' frode,
non si dee lamentar s'altri l'inganna.
Chi lascia la via vecchia per la nuoua,
spesso ingannato si ritroua.
Chi cerca spesso ingannar'altrui,
oppresso resta & ingannato lui.
Christo lasciò negli precetti suoi,
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