Da gente da bene, non vien che bene.
D'un' vuouo bianco, spesso pulcin negro.
Da continuo riso, raro hai buon auiso.
Da Dio il bene, e da le pecchie il miele.
Due Guglielmi, & un Piero, fann'un pazzintiero.
Di denari e bontà, sempre cala la metà.
Di poledro scabbioso, taluolta hai caual precioso.
D'huomo regolato, non ti vedi vendicato.
Dal'inuidioso, come dal tegnoso, guardati.
Di questi che si stringono la giornea del'opinione.
Donna specchiante, poco filante.
Dormir'alto, vale un tesoro.
Da la man' alla bocca, spesso si perde la soppa.
Dal matin' alla montagnetta, e da sera alla fontanetta.
Di padre santelotto, figlio diauolotto.
Da man' vuote, preghi voti.
Difformità, segno di virginità.
Diuersità d'opinione, di processi occasione.
Due piccioli, & un grande, fan l'huomo ricco e grande.
Dieci anni da guerra, un'anno di battaglia.
De gli amori, i primi sono i migliori.
Di picciol huomo, spesso grand'ombra.
D'ingiusto guadagno, giusto danno.
Domandando, vassi a Roma.
Denari, fuoco, virtu, e faue, sempre buoni.
Donna buona, vale vna corona.
Donna da bene, vale un gran bene.
Donna otiosa, a male pensosa.
Donna brunetta, di natura netta.
Donna che prende, tosto si vende.
Donna che dona, tosto s'abbandona.
Detto senza fatto, ad ogniun pare misfatto.
Doue Dio vuol, senza contrasto puol.
Di buona pianta, la tua vigna pianta.
Di questi che danno lucciole per lanterne.
Di questi parentadi, ch'un staio di miglio non gli troua.
Di questi che giuocan le messe de' lori padri.
Da que' che vengon dal mercato, si fanno le derrate.
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Dio Guglielmi Piero Roma Dio
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