Egli ha troppo buon vino a si cattiua botte.
Egli ha fatto la robba di ruffola raffola.
Egli ha posto il tetto.
Egli è vna bella cosa trouar la casa fatta.
E' non si tira l'arco tanto ch'e spezzi.
E bello il bello, ma piu bello quel che piace.
E pur dolce cosa beccarsi il ceruello.
E meglio un mestier, ch'un sparauier.
E fumo & ombra questa vita nostra.
Esser ben fornito di panni lini.
E piu vicin'il dente, che nissun parente.
E costume del'Affrica partorir serpenti.
Esser non puote, che non sia quel ch'è stato.
Esser sauio doppo il fatto.
E meglio morire, che languire.
Estinguer'il fuoco con l'olio.
Esser' il figlio della matrigna.
E male stuzzicare i formiconi.
Esser signore del suo viso.
Esser carico d'altro, che di legne verde.
E mal boccone, quello che affoga.
Entrar'in casa con l'vscio posticcio.
Esser' viuo in inferno.
Esser sacco d'ogni formento.
Essendo la bacchetta torta, l'ombra non può esser dritta.
E meglio esser capo di lucerta, che coda di Lione.
E difficil cosa veder macinare, senza s'imbiancare.
E cortesia sciocca, per darlo altrui leuarselo di bocca.
Esser messo allo scacco.
Esser tonello senza capo.
Esser'in lauanda.
E meglio piegare, che rompere.
E meglio donar la lana, che la pecora.
E meglio inuidia, che pietà.
E più facil rinuersar' un pozzo, che riformar' un vecchio.
E meglio esser tristo e consolato, che buono e disperato.
E vitio il non amar le cose honeste.
E miseria il temer sperando nulla.
Essempij, e beneficij fanno gli amici.
E dolce il pianto, più ch'altri non crede.
E dolce a l'huomo, ciò ch'egli ha in vso.
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Affrica Lione
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