Empiastro grosso, vnguento sottile.
E due, disse il merlo, quando fł colto nel ceruello.
E fatto il becco a l'oca.
Esser spada a due fili.
E meglio volto, che strauolto.
E sempre buono, hauer due corde per un'arco.
E bella cosa pigliar due colombi con vna faua.
E meglio fare e pentirsi, che stare e pentirsi.
Esser brauo huomo, hauer buon occhio, e gambe leggieri.
E l'amico fedele vna protezzion forte.
Entrare nella valle di Giusafą.
E graue croce, non hauer croce.
E sauiezza, sparagnar per la vecchiezza.
E meglio seruitł in pace, che signoria in guerra.
E meglio esser cortese morto, che villan' viuo.
E meglio molto sapere, che molto hauere.
E meglio sudare, che tremare.
E meglio esser mendicante, ch'ignorante.
E segno di tempesta, quand'i dolphini vanno a torno.
E pił la raspolata, che la racolta.
Entrar nel pettine di serte.
Esser dietro ad alcuno, con le canne aguzze.
E meglio vna penna in mano, ch'un'vccello in aria.
E pił tosto muccia, che gatta.
Esser come il caual da l'onghia bianca. venir meno al bisogno.
Esser sempre il piglia il peggio.
Empir la dogana fino alla volta.
E meglio hoggi un'vuouo, che domani vna gallina.
Esser fatto come il cotal d'un frate.
Esser tra ostro, e tramontana.
Esser bestia con mille lancie.
Esser tenuto sł la gruccia.
Ella gli vola. memoria.
Ella gli monta. collera.
Ella gli passa. tosto pacifico.
E talhor bene, non hauer'un quatrino.
E meglio un gran d'vua per me, che duo graspi per tč.
E meglio viuer' virtuosamente, che nascer nobilmente.
E meglio un prossimo vicino, ch'un lontano cugino.
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Giusafą
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