Il Bergamasco ha il parlar grosso, & il far sottile.
Il tissico passa sette mura, per trouar'vno.
Il buon giudice tosto intende, e tardi giudica.
Il premio non a chi comincia, ma a chi dura si conuiene.
Il magnano tanto salta con le bolgie, quanto senza.
Italiani piangono, Alemani cridano, e francesi cantano.
Il vento non č buono, ch'a menar naui e molini.
I sogni ne sempre son veri, ne ogni volta falsi.
In Roma piu vale la cortegiana, che la moglie Romana.
Il serpe nodrito in seno, paga il seruitio di veleno.
Il calzolaio fa le scarpe, e non le porta.
Il podestā di Sinigaglia, comanda e poi fa'.
Il giuoco, ha il diauolo nel cuore.
I miei bicchieri, non sono da rinfrescatoio.
Imbriacarsi, alla botte d'altri.
Il litigar' č un smagra i litigatori, & ingrassa gl'auocati.
Io so da che piede, zoppega il mio mulo.
Il nuouo giorno, recherā l'aurora.
Il vino non ha colpa del'vbriachezza.
I pazzi per lettera, sono i maggior pazzi.
In tutti i gineprari, non conuien'entrar.
I suoi vncini, non attaccano.
I suoi puntigli, non si scorgono.
I suoi argomenti, non conchiudono.
Il suo scriuere, non si sā leggere.
I boui le corna, & i vitelli, le cornette portano.
Il tor duo bocconcini, non guasta i digiuni.
Il cane, che abbagliaua alla luna.
Il lungo andar ha di molti incontri.
I ricchi quando voglion, i poueri quando posson.
Il tino dā, del mosto che egli hā.
In fine ad ogniuno scappa l'asino.
In letto stretto, mettiti in mezzo.
In vaso mal lauato, il bon' vino e tosto guastato.
In casa il tuo nimico, tien la donna per amica.
In questo mondo, buon' e mala sorte abonda.
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