chi cerca di morir' a bel diletto.
I primi seruitij che fanno i figliuoli a' padri,
è di fargli impazzire.
Infelice e misero è quello,
che un cuor' ama ad amor rubello.
Il tempo ogni fortezza spiana e rompe,
il tempo annulla vanitati e pompe.
Il tempo come fuoco arde e diuora,
fugge come ombra e non s'aresta un'hora.
Il prigionier ch'a voglia sua non esce,
hauendo compagnia meno gli rincresce.
Il giuoco è vna tarma, che rode la veste nuoua,
e suiscera il legno secco.
Il maggior' al minor dij dottrina,
& il minor' al maggior' vbidientia.
Il bisogno al spogliar degl'altari,
suol spesso tirar chi lo haue.
Iddio al fin ci giunge,
quando pensiamo essergli piu longe.
Il gran signor non ode,
se non' adulationi, menzogne, e frode.
I calici ben pieni a chi non fanno,
l'ingegno desto, e ben parlante lingua?
Il nuouo vaso longamente serba,
l'odor di che la prima volta è pieno.
Iddio il peccato non lascia impunito,
quando l'huom vede hauer molto fallito.
Iddio ne aggiunge a ponto tale,
che il calcitrar non vale.
Il matto sa meglio i fatti suoi,
che non sa il sauio quegli d'altrui.
In Roma chi segue le fortune lo fuggono,
e chi le aspetta, le vengono.
Il giardino non arato, l'arosto non lardato,
il cauallo non biadato, non vagliono un fiato.
Il sangue e la virtù non più s'apprezza,
che l'alga se con lor non è richezza.
In Cipro sono tre cose a buon mercato,
sale, Zucchero, e puttane.
Io non so se l'anderà bene, diceua la moglie, che,
daua un seruitiale a suo marito con un bastone.
Il maggior fastidio che habbia un vecchio,
è non poter cacar tenero.
| |
Roma Cipro Zucchero
|