Lupo affamato, mangia pan muffato.
Lascia sudar' a chi ha caldo.
L'insegna del'hosteria, altri alloggia, e stà alla pioggia.
Ladro penduto, è bene perduto.
L'oglio e la verità, tornano alla sommità.
La bestia, fa la festa.
Le belle piume, fanno i begli vccelli.
La morte, non perdona al forte.
La diligentia è madre della buona sorte.
La sera il dì, e la mattina loda l'hoste.
L'asino di tutti dal lupo è mangiato.
La morte per tutto si fa sentire, e morde.
L'acqua fa pianger, il vin cantar.
Le opere la virtù, e gl'arbor fan la legna.
L'ablatiuo, è caso desolatiuo.
Le gucchie non s'ascondon' in sacco.
Lo negligente, dalla fame è fatto diligente.
La tempesta dinota, il buon pilota.
La terra vale, quanto il suo capo.
La bonaccia, burasca minaccia.
L'occhio del sauio, è del sole imagine.
Longa lingua, corta mano.
La donna e l'vuouo, vuol'un sol padrone.
Latte sopra vino, e veneno.
L'orina, fa honor al medico.
La terra bianca, non fà frutto.
La natura, insegna il cane a cacciare.
La necessità, abbassa nobiltà.
La necessità, non ha ne Re, ne legge.
La natura non ha, ne vuol lettura.
Liga al dito, l'herba che conosci.
L'otioso è sempre bisognoso.
Lauda il virtuoso, e fuggi il vitioso.
La paura, troua le arti.
Leua a buon'hora, se vuoi veder buon'hora.
La verità, genera nimistà.
La verità può languire, ma non perire.
La volontà, suplisce alla facoltà.
La verità, è senza varietà.
Le allegrezze fan scordar padre e madre.
La tarla cerca il miglior drappo.
La sola tiene con la scarpa.
Lui ha appeso il suo scurino.
Leggier guadagno, empie la borsa.
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