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      Lui non da la sua testa, per la lauatura.
      La balla è balzata sopra il suo tetto.
      Lui ha scosso il pelliccino.
      Lui ha vuotato il sacco.
      Lui ha macinato tutto.
      Lui volta bene la schiacciata.
      La milza si gonfia più nel corpo magro.
      L'amico degli stolti, diuerrà lor simile.
      Lontano dalle gratie, e dalle muse.
      Lupo inuolto in pecorina pelle.
      La pietra è nel pozzo.
      La pace di Marcone.
      Le hore & il sole caminano ad inuidia.
      Le donne confessandosi, mai dicono il vero.
      Le lucciole, non sono lanterne.
      La piu trista ruota del carro cigola il più.
      L'oro più che folgore, a spezzar possente.
      L'ouile infetta, vna ammorbata agnella.
      La state inanzi, il verno di dietro.
      L'ora fà diuenir becco il capretto.
      La lepre prende il lione con il laccio d'oro.
      Lo sciocco parla col dito.
      Là si riuolgon le leggi, oue vogliono i regi.
      Le lacrime del cocodrillo.
      La scusa del peccato, acresce il peccato.
      L'ira vendica l'affetto, come l'effetto.
      La morte tende le reti, a tutti i varchi.
      L'ultimo cane taluolta prende la lepre.
      Leuar le macchie del verde.
      Luna mercorina, tutto il cielo ruina.
      Lettera scritta, messo aspetta.
      L'aspro, non piace a niun gusto.
      La voglia de' prencipi, sta per legge.
      La carta non s'arossisce.
      Lui non porta in groppa.
      L'hore non tornano a dietro,
      Lamentarsi, di gamba sana.
      Lasciar passar tre pani per coppia.
      La salsa non si fa per gli asini.
      Lasciarsi fuggire i pesci cotti di mano.
      Lasciarsi schiacciare le noci in capo.
      Lasciarsi menar' in capparuccia.
      L'imboccarsi per man d'altri, di rado satia.
      Lega bene, e lascia andare.
      Le galline si pigliano con belle belle, e non con sciò sciò.


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Giardino di Ricreatione
di John Florio
Appresso Thomaso Woodcock
1591 pagine 169

   





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