Non ti tirar le legne adosso.
Nel tuo periglio, cerca consiglio.
Ne a giuocator ne a beuitor, manca mai da giuocar' o da bere.
Nissun violente dura.
Non è sempre, il perdonar virtute.
Non è dishonor la pouertate.
Non laua habito santo, anima lorda.
Non è brutto Pluton come si pinge.
Non lice, che per tutto il giglio habbia radice.
Non può il vitello, e vuol che porti il bue.
Non sa donare, chi tarda a dare.
Ne ciò che sai, o hai, o puoi non voler mai dire.
Non fù mai si bella scarpa, che non diuenisse ciauatta.
Non fù mai si vaga rosa, che non diuentasse grattaculo.
Non discoprir'il malato quando suda.
Non tirar'al colombaio de gl'amici.
Non va in granaio vuoto la formica.
Non lascia l'ira giudicar' il vero.
Ne Diogine, ne Aristippo.
Ne Democrito, ne Heraclito.
Nel fine, si canta la gloria.
Nel leone bene stà la quartana.
Non accade consigliar' i fortunati.
Non dir letanie se non quando pioue.
Non voler quel fuoco, che non scalda ne scotta.
Non ti conosco, se non ti maneggio.
Nel'oscuro meglio con vno, che con due occhi si vede.
Non è maggior morte, che poco e spesso.
Non dice male, chi dice il vero.
Nissun fù mai felice in moglie, & in caualli.
Non entrar' in ballo al primo suono.
Non è inutil' il sempre dubitare.
Non giudicar la naue stando in terra.
Nissuna legge commoda ad ogniuno.
Non dormir dopo pasto, se vuoi hauer buon pasto.
Nello spendere, consiste l'utile.
Non è buon mangiar ceriese co' signori.
Non far mai un medico tuo herede.
Non è dishonestà, confessar la pouertà.
Nissun vede il sacco, ch'egli porta in dosso.
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Pluton Diogine Aristippo Democrito Heraclito
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