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      Non si pela la gazza, tanto che la gridi.
      Non c'è vuouo che non guazzi.
      Ne l'occasioni si conoscon gli huomini.
      Non vedi che sei vna cazzuola?
      Non si và a dormire, sopra la coltrice.
      Non fu mai si gran leone, che non hauesse bisogno d'un sorgio.
      Non cosi tosto vedon'acqua che non gridino tempesta.
      Non ischerzi l'asino, come il cagnolino.
      Non si può trar'acqua da le spugne.
      Ne pera, ne donna, ne spada, si douerebbe vdire.
      Non bisogna piu gittarci la poluere negli occhij.
      Non lo direbbe un gambero, c'ha tante bocche.
      Non lo direbbero i gangheri.
      Non lo direbbe la bocca d'un forno.
      Non l'amerebbe il padre, non che i nimicj.
      Non è buon Rè, chi non regge sè.
      Non è virtuoso, chi non sa esser rigoroso.
      Nissuno dice, ch'il suo granaro è pieno.
      Nel conseglio, odi il veglio.
      Ne l'aria pura e chiara, si forma il suono chiaro.
      Nel donare habbi cura, di tener misura.
      Non ami prete e soldato, chi è maritato.
      Non c'è inuidia, pari a quella del monaco.
      Non è buon murator, chi refiuta pietra alcuna.
      Nissun sabato, senza sole.
      Nuouo hoste, nuoua nota.
      Non fu mai sacco si pieno, che non v'entrasse ancor'un grano.
      Non si dee dar tanto a Pietro, che Paolo resti di dietro.
      Ne nella canna, ne nel'hamo, ma ne l'esca consiste l'inganno.
      Non giudicar l'huomo nel vino, senza gustarne sera e mattino.
      Nel saluum me fac, sta l'honor di nos otros.
      Non pioue, ma cade acqua.
      Non è sterco, ma il cane l'ha cacata.
      Non esser otioso, se non vuoi esser diffettoso.
      Notari, puttane, e barbieri, tutti passan'un sentiere.
      Non può hauer mai cosa buona, chi non lecca la padrona.


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Giardino di Ricreatione
di John Florio
Appresso Thomaso Woodcock
1591 pagine 169

   





Pietro Paolo