Per fuggir' un inganno, ingannar lice.
Perder' è un male, che fa la lingua amara.
Pria che domandi, alla risposta pensa.
Passion propria, è vuota di rispetto.
Per la rosa, spesso il spin si coglie.
Per un dì di gioia, n'habbiam mille di noia.
Piu honesto è il fin del letterato, che quello del soldato.
Poca macchia, guasta vna bellezza.
Podestà da Sondri.
Parole di struzzo.
Pesce di sopra porto.
Per far la corda, si storcie al contrario.
Piu vale in corte un' ponto di fortuna, che cent'anni di studio.
Pouertà si disprezza, ma non guasta gentilezza.
Pazzo chi guarda al futuro, per goder il presente.
Piano a' mali passi.
Pigliar il panno pel verso.
Popolo sciolto, bestia senza freno.
Papa Scimio, che intendeua tutto al contrario.
Parlando del sole s'abbagliano.
Para il criuello, a chi munge il becco.
Pulcino nella stoppa.
Per un ponto, Martin perse la cappa.
Patientia a chi tocca il peggiore.
Promitto, promittis non istà per attendere.
Per picciola cagione, il lupo tuole il mottone.
Pecora mal guardata, dal lupo è acchiappata.
Pecora mansueta, d'ogni agnello è tettata.
Pensate ch'i poueri non habbian pedocchi?
Primo intenditore, & vltimo parlatore.
Pazzo chi marita, donna stordita.
Pazzo quel prete, che biasma le sue reliquie.
Più tosto la pelle, ch'il vitello.
Più val mestier, che sparauier.
Più tosto vinato, che ogliato.
Più vale un presente, che duo futuri.
Più val' fontana, che cisterna.
Più val virtù soprana, che forza humana.
Più vale un ben lontano, che un mal vicino.
Più tosto morso, che morto.
Più tosto in man, che in doman.
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Sondri Scimio Martin
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