che cento triste regnando.
Per burlare talhor' si giunge a tanto,
che spesso causa morte, o duel' o pianto.
Per duo che fanno il pane in casa,
cento voglion di quello del fornaro.
Piu tosto si vedrà vscir del fango la rana,
che non peli ciascun vecchia puttana.
Per troppo parlar' et esser mutomolte volte s'è pazzo tenuto.
Porco d'un mese, & oca di trè,
è un' vero mangiar da Rè.
Per ben parlare & assai sapere,
non sei stimato senza l'hauere.
Piccola conscientia, e gran diligentia,
fan l'huomo ricco in Valentia.
Parole di bocca, e pietra gittata,
chi le riaspetta perde la giornata.
Per grassa che sia la gallina,
ha bisogno della vicina.
Piu pensar che dire, vdir', veder', e tacere,
a persona non può mai nocere.
Poca barba, corta e larga fronte, e rio colore,
sotto il cielo non può esser peggiore.
Per la concordia le piccole cose crescono,
per la discordia le grandi rouinano.
Q.
Qvando i ladri confessano si conoscono, gli huomini da bene.
Quello che non vede, dice non si truoua.
Quatro D fanno il tutto, Dio, Diauolo, Donne, Denari.
Quello che si dona, luce, ciò che si mangia, puzza.
Quale è il fiore, tale è l'odore.
Quando le faue sono in fior', i pazzi sono in vigor.
Quando luce e da il sole, il pastor non fa parole.
Quando Dio ci vuol punir, del vero senno ci fa vscir.
Quand'un piede sdrusciola, l'altro è in pericolo di cascar.
Quando Dio ci dà la farina, il Diauolo ci toglie il sacco.
Quando la superbia galloppa, la vergogna siede in groppa.
Querelar' in maritaggio, ti consuma l'heritaggio.
Quatro son' i buon' bocconi, persichi, fonghi, fighi, & meloni.
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Valentia Dio Diauolo Donne Denari Dio Dio Diauolo
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