Quando l'oro parla, la lingua non ha forza.
Quanto più la volpe è maladetta, tanto maggior preda fà.
Quand'il fico serba il fico, buon villan serba il panico.
Quand'il capo non sta bene, ogni membro se ne sente.
Quando la volpe predica, guardate le galline.
Quella carne è ben cotta, che lascia l'osso.
Questa è la guggiola.
Quel consiglio che non vuoi, non lo dar'altrui.
Quello che fa il signor fanno poi molti,
che nel signor son tutti gl'occhi volti.
Quello che io ho, gia fù d'altrui, ancor sarà non so di cui,
hor'altro hauer non mi trouo io, che quel ch'io godo e dò per dio.
Quando Iddio vuol castigar vno,
la prima cosa che fa gli leua il ceruello.
Quatro difficil cose, cuocer' un'vuouo, far il letto al cane,
insegnar' a un Fiorentino, & seruir' un Venetiano.
Quand'il villano è sul fico, non conosce ne parente ne amico,
ma quand' egli è smontato, conosce il parente & il parentato.
Quand'il fromento è nella spica, non toccar ne vin ne fica,
e vedi di non ci tornar, fin al tempo del vendemmiar.
Quello ch'acquista e non serba dice il libro,
va alla fonte & trahe l'acqua col cribro.
Quanto hai dato è gia posto in oblio,
se moneta non hai vatti con Dio.
Quando vedi donna barbuta, non entrar seco in disputa,
torci il capo, passa e sputa, o con sassi la saluta.
Quello che tu stesso puoi e dir' e fare,
ch'altri il faccia, mai non aspettare.
Quanto meglio il corpo è ben trattato,tanto peggio lo spirito è mal menato.
Quando il vecchio non vuol beuere,
ne l'altro mondo va lo vedere.
Quando il verno è nella state, e la state nel'inuernata,
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Iddio Fiorentino Venetiano Dio
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