Saliua d'huomo, ogni serpe doma.
Senza pane, gran fame.
Secca annata, non è affamata.
Sauiamente si gouerna, chi fugge la tauerna.
Sopra ogni vino, il Greco è diuino.
Sopra dottrina, forza non domina.
Sopra il pero, vin conuien bere.
Secondo la gamba sia la calcia.
Scientia in ogni stato, vale un gran stato.
Scappucciar e non cascar, la strada fa auanzar.
Sono i miglior' arbori, che sono i piu battuti.
Sguscia faue.
Staremo a vedere, disse il cieco.
Se l'è carne, la si cuocerà.
Se l'è pregna, la farà.
Stare accoppiato, come i polli di mercato.
Sapere esser mosca.
Seruirsi delle cuffie, a quel che le son buone.
Saluo iure calcoli, disse Scoto.
Star a guardar un branco d'oche.
Salciccia cotta, saltami in bocca.
Saper' a quanti di vien San Biagio.
Se sei vso a far delle giacchere, a tua posta.
Sempre l'amor, l'inganno, o il bisogno, insegna la retorica.
S'io mi racconcio la cappellina in capo.
Siue bonum, siue malum, disse il Gricca quand'arse la lettiera.
Star' in arbitrio della muffa.
Se il consiglio è salute, che cosa è l'aiuto?
Se coglie, colga se no a sua posta.
Succia su quella.
Saltar la granata.
Sotto nome di baia, cade un sauio effetto.
Sopra i caualli magri, si posano le mosche.
Star' vnito, come la carne e l'onghia.
Sempre si da, fra duo calcij un pugno.
Se il bastardo è buono, è ventura.
Se il bastardo è cattiuo, è sua natura.
Sauio non è colui, che solo è sauio per altrui.
Se il pouero ti dona, è acciò ridoni.
Se le pazzie fosser dolori, ogni casa sarebbe in pianto.
Sperando il meglio, si diuien veglio.
Se il mercato dura tutto l'anno, a che fare tanta fretta?
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Greco Scoto San Biagio Gricca
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