Tu sei largo, come vna pigna.
Topo di molino.
Tu potresti esser corritore, ma non ne hai la cera.
Tre sorti di gente, possono mentire.
Tanto val mangiar la carne, quanto il brodo.
Tanto caca un bue, quanto mille mosche.
Tutti i buoni bocconi, sono tranguggiati da' cuochi.
Talhor gran speme vien da poco acquisto.
Talhor l'humiltà, spegne lo sdegno.
Tenti la pace pria, chi guerra ellegge.
Talhor' un'van timor, fa un vero sdegno.
Tanti huomini, tanti pareri.
Tempo o consiglio, occasion non chiede.
Taccia la lingua, oue l'effetto parla.
Talhor miseria, intenerisce l'odio.
Tutti torniamo alla gran madre antica.
Toglie rigor', il confessar la colpa.
Talhor famoso, è per infamia alcuno.
Talhor' entrando in porto, il legno pere.
Tutti i liquori, hanno la lor feccia.
Tutti in Israel, non sono Israeliti.
Tema ne lode indurr' al ben non deue.
Troppo a se stessa, inesperientia crede.
Tanto è peggio il male, quanto è più lento.
Trouar terreno da' suoi ferri.
Tre arti vtili alla città, marinaio, mulatiere, agricoltore.
Tre arti disutili alla città, profumiere, orefice, e cuoco.
Tieni l'occhio nel pennello, se vuoi far di bello.
Trouar Maria per Rauenna.
Tra l'arme, le buone leggi, non s'intendono.
Tutto l'acciaio c'hai adosso non farebbe un'ago.
Trouò la salute, chi trouò il consiglio.
Tu mi conoscerai, quando non mi hauerai.
Torcer' il regolo, e poi guardar se la linea è dritta.
Tardi si rauede il gatto, quando è preso dal gatto.
Tristo quel sorgio, che non ha che un buco.
Testa rasa, sta bene in casa.
Tutto non è farina, quello che imbianca.
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Israel Israeliti Maria Rauenna
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