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      Tutto non è niente, chi non ha ingegno o argento.
      Tal fugge il fumo, che casca poi nelle brage.
      Tu non hai ancor' vista la figa del lupo.
      Tu ti dai gl'impacci del Rosso.
      Tirar le calcie.
      Tutto il mondo è cola.
      Tagliar' il becco alle cimici.
      Torta di grilli, merda di bue.
      Tu stai e stai e poi fai i gatticini orbi.
      Toccare il polso alla gatta.
      Tornare a casa.
      Tristo è colui, c'aspetta la merce d'altrui.
      Tu sei un Petronciano.
      To su questa susina abosina.
      Tu pianti porri, e ricogli cipolle.
      Tu darai la tragea a' porci.
      To su questi quatrini, e spendigli in brusciare.
      Troppo compagno d'alcun non ti far mai,
      che gioia più, e meno noia harai.
      Tosto o buona o ria che la fama esce,
      fuor d'vna bocca, in infinito cresce.
      Tanto male non si alloggia,
      che non sia peggio stare alla pioggia.
      Talvolta per celar' il mio dolore,
      Io rido e canto che mi crepa il core.
      Tanto è il male, che non mi nuoce,
      quanto è il bene, che non mi gioua.
      Tre cose si cercano che non si vorrebber trouare,
      calcie squarciate, gesso imbrattato, e moglie goduta.
      Tra sepolto tesoro, & occulta sapientia,
      non si conosce alcuna differentia.
      Tanto più manifestasi il peccato,
      quanto più il peccator' è in alto stato.
      Tra gli amici guardimi Dio,
      che tra' nemici mi guarderò io.
      Tre cose facilmente si credono,
      naue rotta, donna grauida, & huomo morto.
      Tale ci par bello e buono, che dipostoil liscio, brutto e rio forse parria.
      Tre conuitati con diuerso gusto,
      chieggon varie viuande a lor piacere.
      Tal porta corna, ch'ogni huom le vede,
      altri le porta, che non se lo crede.


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Giardino di Ricreatione
di John Florio
Appresso Thomaso Woodcock
1591 pagine 169

   





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