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      Han detto così di far piacere a venire un po' più in fretta, perché è tardi e c'è giù la signora contessa che aspetta.
      Dove sono?
      disse Marina.
      Uno è qui vicino che viene incontro a Loro, e gli altri sono nel paese.
      Non andò molto che apparve sua Eccellenza Nepo seduto sul suo fazzoletto accanto al sentiero. Si guardava attorno con un'aria sgomentata e si faceva vento con un piccolo ventaglio giapponese. Quando sopraggiunsero le signorine precedute dal Rico, si alzò in piedi e, scordandosi per un momento di essere gentiluomo, gridò, prima di salutare, al ragazzo:
      Perché non mi hai aspettato, imbecille?
      Pare che avesse ragione di non aspettareosservò Marina freddamente.
      Voi siete molto cattiva con merispose Nepo a mezza voce.
      Marina non parve gradire quel tono intimo, pieno d'allusioni, e disse asciutta asciutta:
      Quanto c'è di qui all'Orrido?
      È subito quimormorò il Rico fra i denti.
      Cielo clemente, un'eternità c'è!
      gemette Nepo. "Non è stata un'idea molto felice quella di farci arrampicare fin quassù. Il commendator Vezza e il commendator Finotti sono mezzi morti. Io sono un grandissimo camminatore e mi ricordo d'esser salito a piedi, quand'ero studente, da Torreggia al convento di Rua, negli Euganei, che non è piccola bagatella; ma qui non so, è un camminare diverso: si fa meno strada e più fatica. Cosa volete che vi dica? Da noi anche i monti hanno più creanza."
      Approfittò d'un momento ch'Edith era uscita di strada per cogliere un ciclamino e disse a Marina non senza un dispettoso lagno nella voce e nel volto:


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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519

   





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