Quando fu discosto, Marina disse sottovoce a Edith, accennando il Ferrieri:
Anche lui, eh, con i suoi modi di gentiluomo! Ho capito quando siete usciti di barca. Tutti eguali.
È una vergogna, una vergogna!
disse la giovinetta fremendo.
È stato molto audace?
Edith arrossì. "Chi mi manca di rispetto solo per un momento, e con il menomo atto, è molto audace" diss'ella.
Signor Ferrieri
disse Marina ad alta voce.
Il Ferrieri si voltò. Voleva parere impassibile e non poteva.
Favorisca di scendere dalla contessa Fosca, che si annoierà molto. La signorina ed io scenderemo dopo, col ragazzo, probabilmente da un'altra parte.
V'era nella voce vibrante di Marina il risentimento involontario della donna che coglie un uomo, anche indifferente, ai piedi di un'altra.
Il Ferrieri s'inchinò e partì.
Non si usa fare quello che ho fatto io adessodisse poi Marina a Edith. "Appena un vecchio chaperon lo farebbe. L'ho fatto per Lei, perché Ella non abbia più a trovarsi con quel calvo Lovelace che Le mette tanto ribrezzo; e perché qualche volta non m'importa di quello che si usa."
Grazierispose Edith.
La barchetta ritornò con i commendatori.
Conte!
disse Marina.
Nepo fu per rispondere "Contessa!" ma non fece che aprire le labbra ed entrò, dopo Marina, nella barchetta.
E Ferrieri?
chiese il Vezza.
Ci precede abbassorispose Marina.
Ma ella era già a quattro passi dalla riva e le sue parole confuse al ruggito sordo del fiume non si distinguevano quasi più.
Si strinse nello scialle, piegò il viso per schermirsi dal vento freddo che la spruzzava di minute goccioline d'acqua, stillanti dalle rocce.
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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519 |
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