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      Marina lo contemplò, dorata i capelli e le spalle ignude dal vivo chiaror tremulo che si spandeva intorno a lei per breve spazio di pareti e di pavimento. Ai suoi piedi oscillava l'ombra rotonda del candeliere. Fu assalita, pietrificata da una delle sue reminiscenze misteriose. Le pareva esser venuta su quella soglia un'altra volta, anni ed anni addietro di notte, discinta, con i capelli sciolti, aver visto ai suoi piedi l'ombra oscillante del candeliere, il lume intorno a sé per breve spazio di pareti e di pavimento, e, là davanti, lo stipo nero, i caratteri arcani.
     
     
      PARTE TERZA
     
      Un sogno di primavera
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
      1. In aprile
     
      Il cane è fedele.
      Der Hund treu ist.
      Oh no, treu ist, fff, caro Silla, questo è un grande sproposito. Se io dico dass der Napoleon kein treuer Hund ist, questo è molto bene anche in grammatica. Egli vuole il Reno, der Kerl! Avete fuoco?
      Sì, ma lasciate stare la politica.
      Ohrispose Steinegge allungando il collo e porgendo il mento sino a posar il sigaro sul fiammifero acceso che Silla gli tendeva "ooh..." Tirò quattro o cinque frettolose boccate di fumo. "Io non parlavo per voi italiani" diss'egli. "Der Hund ist treu."
      Silla prese la penna e scrisse.
      Erano seduti uno in faccia all'altro ad una tavola quadrata d'abete, onestamente solida, senza tappeto né vernice.
      Steinegge si teneva aperta dinanzi una vecchia grammatica scucita, sciupata, tutta sgorbi e disegni grotteschi. Silla aveva un calamaio e dei fogli.
      Che vi pare di quella grammatica?
      disse questi scrivendo.
      Steinegge voltò e rivoltò il libro con un sorriso malizioso.


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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519

   





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