Pensate, i discorsi dei preti sono cattivi organetti, e questi di Edith sono come musica che si sente in sogno quando si è giovani. Noi andiamo qualche volta in chiesa, ma noi non parliamo mai di preti. E di arte come intende, oh! Io nasco adesso per quest'arte; io non capivo niente. Siamo andati ieri... Come si dice? A Brera, a Brera. Pensate Voi se aveste ad aprire adesso un libro tedesco, qualche grande libro come Goethe. Voi capireste otto, dieci parole per pagina. Questo Vi farebbe senso. Vi farebbe battere il cuore di cominciare a vedere otto o dieci lumi nelle tenebre, e andreste pensando cosa può dire Goethe in quella pagina. Così ha fatto senso a me, ieri, di cominciare a capire, ascoltando Edith, qualche cosa di quadri. E di letteratura, mio caro amico! Questo Klopstock! Questo Novalis! Questo Schiller! Ma non parlerà mai con Voi; non credete! Bene!
Qui gli occhi di Steinegge, capitano o no, s'empirono di lagrime; la sua voce discese a un tono sommesso, ma vibrato.
Noi abbiamo una domestica per poche ore al giorno. Poi Edith fa tutto lei, così semplicemente, così allegramente come uno va a passeggio. Io sono un vecchio poltrone goloso e prendo il caffè a letto. Io Vi assicuro, non sono goloso del caffè; sono goloso di veder entrare mia figlia e sentirmi dire:
buon giorno, papà" in tedesco. Ogni mattina è come se la ritrovassi dopo dodici anni. Ella mi porta il caffè, mi pulisce gli abiti e anche deve qualche volta cucirli! Intanto noi parliamo del nostro paese, di tante cose passate, lontane, e anche un po' dell'avvenire.
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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519 |
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