..?"
Oh come corre, come corre!
rispose donna Giulia con una risatina sottovoce. "Questa signorina non si può sapere come si chiama. Questa signorina non conosce Lei. Sa appena il suo nome, perché gliel'ho fatto sapere io l'anno scorso dopo quel giorno che ci siamo incontrati in via San Giuseppe. Me lo aveva chiesto pochi giorni prima, ma se non era il nostro amico di Berlino e un po' così..." (Donna Giulia si fece scintillare sulla fronte, con un atto grazioso della mano, gli anelli) "non l'avrei saputo certo. Convien dire che il nome le sia andato molto a genio perché le ha messa attorno una curiosità, un interesse, una cosa insomma! Sa? Voleva conoscere la Sua vita, le Sue abitudini, le Sue relazioni, tante cosettine a cui ci teniamo noi donne. Io le avevo promesso un monte di informazioni, sperando che quest'inverno Lei si sarebbe lasciato vedere un po' di frequente. Ma Lei ha fatto l'orso. Dio, Silla, come ha fatto l'orso! Dunque senta; adesso deve venire spesso, spesso, spesso e lasciarsi studiare un po'."
Ella gli stese la mano sorridendo e trattenne quella di Silla.
Donna Giulia aveva una bella riputazione di civetta.
Si diceva però ch'ell'era una farfallina d'amianto.
La definizione era attribuita a suo marito che non le si vedeva mai accanto né in casa, né fuori, e che avrebbe giustificato a questo modo, in un colloquio intimo, la sua fiducia indolente. Silla lo sapeva; gli balenò che la signorina ignota fosse una ispirazione poetica, ma egli presumeva troppo poco di sé per affermare risolutamente quest'idea.
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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519 |
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