Suo padre ha veduto, ha saputo tutto; ma non vuoi, santo Dio, che lo raccolga e lo consoli?". Fu per dirgli così, ma si guardò l'abito e si trattenne, mordendosi le labbra; si strinse le parole nel cuore gonfio.
Steinegge, improvvisamente, scattò in piedi.
Andiamo da lei, amico miodiss'egli "andiamo da lei subito. Io farò tutto, andiamo subito."
No no norispose don Innocenzo. "Non accetterebbe un atto compiuto per amor suo e non per convinzione. Ci pensi, non parli alla signorina del nostro colloquio d'oggi, poiché mi dice che prega, preghi, domandi a Dio una parola nel cuore e se questa parola viene, allora sì, allora dica pure a Sua figlia: "Sappi, ho pensato, ho pregato e credo". Prima no. E adesso mi permetta di tornare prete, di dirle: "son qua tutto per Lei: parleremo, leggeremo, discuteremo... diremo male dei preti, se vuole!"
Don Innocenzo aggiunse sorridendo queste parole, perché gli pareva di veder Steinegge incerto.
Scusatedisse questi "scusate molto, amico mio; noi non leggeremo e non discuteremo. So che i Vostri ragionamenti mi farebbero male, perché io ho uditi e letti nella mia vita troppi ragionamenti su queste cose della religione, benché io non sono filosofo né letterato. Io temerei udire da Voi argomenti uditi ancora, mi capite? argomenti che io ho inteso mettere in polvere altre volte e che mi farebbero cadere il cuore come, scusate molto la mia franchezza, se Vi vedessi armato di carta pesta. Io credo che avrei migliore impressione da una critica come ho letto pochi giorni sono in un libro tedesco recentissimo, un libro di un tale Hartmann, molto empio per Voi, dove si dice che il cristianesimo finirà come ha cominciato, der letzte Trost, l'ultimo conforto dei poveri e degli afflitti.
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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519 |
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