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      Questo mi ha colpito come una gran luce sulla Vostra fede. Notate che secondo lo scrittore tutto il genere umano dovrà un giorno trovarsi afflitto dalla vanità delle cose e della vita. D'altra parte Voi non potete avere ragionamenti che prendano gli uomini come tenaglie. Voi terreste il mondo in pugno, Voi avreste il pensiero per Voi e le passioni contro di Voi. Ma è il contrario che succede; Voi avete molto più gente di passione che gente di pensiero, molte più donne che uomini, più popolo che intelligenze. No, quello che potete prendere è il cuore, credo: quando avete preso il cuore e lo tirate a Voi, bisogna bene che tutto l'uomo venga. Così sta per accadere a me, perché il mio cuore non è in mio potere. Anche Voi, amico mio ne avete una parte: anzi, posso dirvi una cosa? la Vostra faccia, che io amo, così buona sopra il vostro abito, è un molto più forte argomento per me che tutta la Vostra teologia."
      Pronunciando la parola "teologia" Steinegge arricciò il naso come se fiutasse qualche putredine.
      Che spropositi!
      disse don Innocenzo con le sopracciglia aggrottate e la bocca ridente.
      Non spropositi, no!
      Spropositi, spropositi. Non è vero che non abbiamo argomenti. Naturalmente una fede religiosa fondata sul mistero, non si può dimostrare con argomenti logici che stringano come tenaglie. Non si può trattare questo problema come i problemi di geometria; ma vi ha pure un procedimento che porta avanti verso il mistero, un procedimento assai più rapido e potente del Vostro gottoso procedimento logico che dopo tutto, caro Steinegge, non ha mai trovato da sé solo niente di molto grande.


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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519

   





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