Pagina (463/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E allora sopravviene la fede, se non è giunta prima. So cosa rispondono i suoi razionalisti.
      Ooh!
      disse Steinegge come per iscusarsi.
      Un veemente soffio calò stridendo sui rovi del sasso, mise nel bosco una follìa frenetica, uno strepito che impediva di udire le parole. Don Innocenzo sempre acceso in viso, non potendo parlare, scoteva l'indice teso verso Steinegge, intendendo di dire che la risposta dei razionalisti non valeva nulla; poi alzò la testa, quasi a guardar in faccia quel diavolo di vento saltato senza riguardo in mezzo alla discussione per soffocarvi le buone ragioni, come un gran chiasso e un voto di volgo sovrano. Appena poté, proseguì a parlare.
      I razionalisti rispondono che questo modo di argomentare può essere buono per chi lo adopera, ma non prova nulla, non può servire a stabilire la verità. Stoltezza. Per essi non può servire, che sono induriti nel loro gretto sistema impotente, per altri sì. Noi parleremo e leggeremo, caro amico. Io spero di arrivare a persuaderla, con l'aiuto di Dio, che vi è una bellezza nella verità in cui si commuove e si appaga, non il cuore solo, ma tutta l'anima umana; una bellezza che noi possiamo vedere solamente in ombra e per immagine, ma con qual divino piacere! Vedere, sia pure in confuso, gli occulti accordi, le convergenze fra il creato e l'increato, per esempio fra i misteri più eccelsi della Divinità e i misteri più reconditi delle anime! Meditiamo e contempliamo insieme, sì. E adesso basta; non Le dico altro.
      Caro amicorispose Steinegge sospirando "può essere che Voi parlate molto bene, ma Voi non conoscete me.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519

   





Steinegge Innocenzo Steinegge Dio Divinità Steinegge