osservò il secondo contadino.
Si può sì. Basta andar su al Pozzo dell'Acquafonda. È un affare di cinque minuti.
Eccoli!
gridò la moglie del giardiniere.
Un battello a quattro remi usciva rapidamente dal seno di R... per gettarsi di fianco sulla lancia.
Il dottore si accostò le palme alla bocca, urlò a quella volta: "Presto!"
La prenderanno?
chiese il commendatore.
In acqua, nosi rispose. "La lancia in quattro colpi è a terra: per quelli là ci vogliono dieci minuti."
Saetta si avvicinava al piccolo golfo scuro di Val Malombra. Il battello era in faccia al Palazzo. Ad un tratto due uomini lasciarono i remi e saltarono di prora gridando, non s'intendeva che.
Una barca!
esclamò il dottore.
Ferma!
urlò con quanto fiato aveva. "Ferma la lancia!"
Poi si volse ai due contadini.
È il pretore. In fondo al giardino voialtri! E gridate!
Urlò ancora, spiccando le sillabe:
Assassinio! Ferma la lancia!
Infatti un'altra barca veniva da levante verso il Palazzo, passava allora a un tiro di fucile da Saetta. Malgrado il vociar disperato dal battello e dal Palazzo, quella barca seguiva sempre, tranquillamente, la sua via.
Non sentonodisse il dottore. "Gridate tutti, per Dio!"
Egli stesso fece uno sforzo supremo.
Il Vezza, i domestici, le donne gridarono con voce strozzata, impotente:
Ferma la lancia!
La barca veniva sempre avanti.
Saetta scomparve.
7. Finalmente amato
Un'ombra nera comparve sulla porta aperta del salotto di don Innocenzo, nascondendo il cielo stellato; una voce disse:
Niente.
Il curato non la riconobbe, alzò il paralume della lucerna.
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Malombra
di Antonio Fogazzaro
pagine 519 |
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