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      Ma il buon uomo aveva qualche volta di queste idee ingenue che facevano sorridere sua sorella. Luisa non durò fatica a trovare argomenti contro l'esilio di Franco e ad adoperarli con calore. "Basta", fece lo zio non persuaso, ma placido, allargando le braccia in arco, nell'atto di un Dominus vobiscum più caritatevole, più disposto a cinger di tenerezza le povere creature umane. "Fiat. Oh, e se occorre", soggiunse volgendosi a Franco, "come stai a quattrini?"
      Franco trasalì, s'imbarazzò.
      È il nostro papà, sai
      , gli disse sua moglie.
      Papà niente affatto
      , osservò lo zio, sempre placidamente. "Papà niente affatto, ma quel ch'è mio è vostro, ecco; vuol dire dunque che vi munirò un poco secondo le mie forze."
      E ricevette l'abbraccio commosso de' suoi nipoti senza corrispondervi, quasi seccato da una dimostrazione superflua, seccato che non accogliessero più semplicemente una cosa tanto semplice e naturale. "Sì, sì", diss'egli, "andiamo a bere ch'è meglio."
     
      Il vino del Niscioree, rosso chiaro come un rubino, delicato e gagliardo, blandì e pacificò le viscere dell'impaziente signor Giacomo, che in quegli anni di oïdium ben di rado bagnava le labbra nel vin pretto e beveva cupamente vin Grimelli di acquosa memoria.
      Est, est, non è vero, signor Giacomo?
      , disse lo zio Piero vedendo il Puttini guardar devotamente nel bicchiere che teneva in mano. "Qui almeno non c'è pericolo di crepare come quel tale: et propter nimium est dominus meus mortuus est."
      A mi me par de resussitar
      , rispose il signor Giacomo, adagio adagio, quasi sottovoce, guardando sempre nel bicchiere.


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Piccolo mondo antico
di Antonio Fogazzaro
pagine 421

   





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