Che perla quel curato di Castello! Che cuor d'oro! E a casa Rigey c'era andato, don Giuseppe? No, la signora Teresa stava troppo male. Altri panegirici, della signora Teresa e di Luisa. Che rare creature! Che saggezza, che nobiltà, che sentimento! E l'affare Maironi? Andava avanti, non è vero? Molto avanti?
So nient so nient so nient!
, fece bruscamente don Giuseppe.
A quel precipitoso negare, gli occhi di Pasotti brillarono. Egli fece un passo avanti. Era impossibile che don Giuseppe non sapesse niente, diavolo! Era impossibile che non avesse parlato di ciò con l'Introini! Non lo sapeva l'Introini, che don Franco aveva passato la notte in casa Rigey?
So nient
, ripeté don Giuseppe.
Pasotti sentenziò allora che il voler nascondere certe cose note era un far pensar male. Diamine! Don Franco era certamente andato in casa Rigey con fini onestissimi e...
Pécia, pécia, pécia!
, fece sottovoce, frettolosamente, don Giuseppe curvandosi tutto sul parapetto, stringendo la canna della lenza e ficcando gli occhi nell'acqua come se un pesce fosse per abboccare. "Pécia!"
Pasotti guardò anche lui nell'acqua, seccato, e disse che non vedeva niente.
El se l'è cavada, el pütasca, ma el gaveva propri su el müson; l'avarà sentì a spongg
, fece sospirando e raddrizzandosi don Giuseppe che intanto, avendo sentito egli pure il punger dell'amo, cercava di cavarsela come il pesce.
L'altro ritornò all'assalto, ma invano. Don Giuseppe non aveva veduto niente, non aveva udito niente, non aveva parlato di niente, non sapeva niente.
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