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Scusi
, fece il Commissario. "Vede, io sono ancora nuovo, ho istruzioni, ho informazioni, ma un'idea esatta dell'uomo e della famiglia non l'ho ancora. Bisogna che Lei me li descriva proprio a fondo così come può. E incominciamo pure da lui."
Lui è un superbo, un furioso, un prepotentone. Avrà attaccato lite cinquanta volte, qui, per affari di dassio. Vuol aver sempre ragione, vuol darci lessione a me e al sedentario. Caccia fuori due occhiacci come se volesse mangiare la Ricevitoria. L'è che con me non c'è da fare il prepotente, se del resto!... Perché sa di tutto, poi, questo sì. Sa di legge, sa di finansa, sa di musica, sa di fiori, sa di pesci, el diavol a quatter.
E lei?
Lei? Lei lei lei lei... lei l'è una gattamorgna ma se la cascia foeura i ong l'è pesg de lü; peggio! Lui quando va in collera diventa rosso e fa un baccano di mille lire; lei diventa pallida e dice insolense d'inferno. Adesso si dice, insolense io non ne tollero... ma insomma... mi capisce. Donna di talento, sa. La mia Peppina ci è innamorata. Donna che si insinua dappertutto, poi. Tante volte qui a Oria invece di chiamare il dottore chiamano lei. Se in una famiglia questionano vanno da lei. Se ci vien il mal di pancia a una bestia domandano lei. I bagàj s'i a tira dree tücc. È magari buona, in carnevale, di fare i magatelli per loro. Sa, i burattini. E in pari tempo è un accidente che suona il cembalo, che sa il francese e il tedesco. Io per mia disgrassia non lo so, il tedesco, e sono andato da lei così delle volte per farmi spiegare carte tedesche che capitano in ufficio.
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Commissario Ricevitoria Peppina Oria
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