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      Ah, Lei ci va, in casa Maironi?
      Sì, qualche volta, per questo.
      Veramente il bestione ci andava pure per farsi spiegare da Franco certi enigmi della tariffa doganale; ma questo non lo disse.
      L'interrogatorio del Commissario continuò.
      E la casa, come è messa?
      Messa bene. Bei pavimenti alla venessiana, soffitti pitturati, canapè con tappeti, cembol, camera da pranzo colle pareti tappessate di ritratti ch'è una bellèssa.
      E l'ingegnere in capo?
      L'ingegnere in capo è un buon omaccio, allegro, all'antica; mi somiglia a me. Più vecchio però, sa. Del resto qui ci sta pochissimo. Un quindici giorni a questa stagione, altri quindici la primavera e qualche visitina durante l'anno. Quando ha la sua pace, la sua quiete, il suo latte alla mattina, il suo latte alla sera, il suo boccale di Modena a pranso, il suo tarocco, la sua gasètta di Milano, l'ingegnere Ribera è contento. Del resto, tornando alla barba del signor Maironi, c'è anche di peggio. Ho saputo ieri che il signore ha messo un gelsomino in un vaso di legno inverniciato di rosso.
      Il Commissario, uomo d'ingegno e forse indifferente, nel più intimo del cuor suo, a tutti i colori tranne a quello della propria cera e della propria lingua, non poté a meno di alzar un po' le spalle. Ma poi domandò subito:
      La pianta è fiorita?
      Non lo so, domanderò alla donnaA chi? A sua moglie? Ci va, Sua moglie, in casa Maironi?
      Si, qualche volta ci va.
      Lo Zérboli piantò i suoi occhietti sprezzanti in faccia al Bianconi, e gli articolò ben chiara questa domanda:
      Ci va con profitto o no?


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Piccolo mondo antico
di Antonio Fogazzaro
pagine 421

   





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