Lei poi...
Il Ricevitore si soffiò sul palmo della mano. "Dunque capisce. Hanno la donna di servissio. C'è una bambina di due anni o ché; ci vuole la ragassa, per curare la bambina. Si fanno venire fiori, libri, musica, el diavol a quatter. Alla sera si giuoca a tarocchi, c'è la sua bottèglia. Ce ne vogliono così delle svansiche, mi capisce!"
Il Commissario rifletté un poco e poi, con una faccia nebulosa, con gli occhi al soffitto, con certe parole sconnesse che parevano frammenti d'oracolo, fece intendere che l'ingegnere Ribera, un I. R. impiegato, favorito recentemente dall'I. R. Governo di una promozione in loco, avrebbe dovuto esercitare sui nipoti una influenza migliore. Quindi con altre domande e con altre osservazioni che concernevano specialmente le presenti debolezze dell'ingegnere, insinuò al Bianconi che le sue attenzioni paterne dovevano rivolgersi con particolare segretezza e delicatezza all'I. R. collega, onde illuminare, occorrendo, la Superiorità circa tolleranze che sarebbero scandalose. Gli chiese finalmente se non sapesse che l'avvocato V. di Varenna e un tale di Loveno venivano abbastanza spesso a visitare i Maironi. Il Ricevitore lo sapeva e sapeva dalla sua Peppina che venivano a far musica. "Non credo!", esclamò il Commissario con subita e insolita asprezza. "Sua moglie non capisce niente! Ella si farà menar per il naso, caro Bianconi, a questo modo. Quei due sono soggettacci che starebbero bene a Kufstein. Bisogna informarsi meglio! Informarsi e informarmi.
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