Il Commissario era un buon amico della nonna, l'aveva detto egli stesso per un raffinamento, secondo lei, di astuzia. Nel guanto del Commissario vi era l'artiglio della nonna. Non Franco solo ma tutti si volevano colpire; e si volevano colpire nella persona di colui che sosteneva la famiglia con le proprie fatiche, col proprio generoso cuore. Ella sapeva, per discorsi riferitile dalle solite lingue odiose, che la nonna detestava lo zio Piero perché lo zio Piero aveva dato modo a suo nipote di ribellarsi a lei e di vivere nella ribellione, abbastanza comodamente. Ora si cercava un pretesto di colpirlo. La fuga del nipote sarebbe stata una confessione e, per un Governo come l'austriaco, un buon pretesto di colpir lo zio. Luisa non lo disse subito, solamente lasciò capire che aveva un'idea; allora suo marito gliela fece, poco a poco, metter fuori. Uditala, ci credette nel suo cuore ma protestò a parole, cercò difender la nonna da un'accusa troppo poco fondata e troppo mostruosa. Comunque la cosa fosse, marito e moglie si accordavano interamente nella risoluzione di non muoversi, di aspettare gli avvenimenti. Perciò non stettero più a fare né a discutere supposizioni. Luisa si alzò, andò ad aprire le imposte, si voltò a guardar sorridendo suo marito nella luce; gli stese la mano ch'egli strinse e scosse col cuore caldo e la lingua impedita. Pareva loro di esser soldati condotti per una via quieta al rombo lontano del cannone, a Dio sa qual sorte.
4. Con gli artigli
L'ingegnere in capo non si accorse di nulla, e due giorni dopo, spirata la sua licenza, se n'andò via in barca, pacifico nel suo soprabitone grigio da viaggio, insieme alla Cia, la sua governante.
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