Si confonde, protesta, freme.
Protesti pure", dico io. "Tanto è inutile. Lo so. Del resto Franco sta benissimo dov'è. Lo dica pure a chi crede." "Lei mi offende!", diss'egli. Io non stetti tanto a riflettere e risposi: "Sarà!". Allora se n'andò precipitosamente, senza salutarmi, nero come l'asso di picche, poiché sono in vena di simili paragoni. Sono sicura che stasera andrà a Cressogno.
Il Cüstant ci ha mandato a regalare una magnifica tinca presa da lui stamattina con gran dispetto del Biancòn che pesca tutto il giorno, non prende niente e si arrabbia perché le tinche, brave! se ne impipano di S. M. I. R. A. e del suo Carlascia. "Poer omàsc!", dice la súra Peppina. "El se mangia el fidegh!". Gli passerà, gli passerà.
Miti sensi, pace amicaTornan presto a nobil cor;
Dio conservi e benedicaFerdinando Imperator.
15
Ho raccontato allo zio l'episodio Pasotti e n'è stato assai malcontento. "Bel profitto", ha detto, "che ne caverai!" Povero zio, parrebbe un utilitario. Invece è un filosofo. In fondo, di fronte agli sdegni miei per tante brutte cose che sono nel mondo, il suo argomento capitale è "ghe voeur alter!".
Oggi la messa parrocchiale è stata ad Albogasio Superiore. Nell'uscire di chiesa con Maria ho avuto uno sguardo desolato della povera Pasotti che aveva evidentemente l'ordine di evitarmi. Invece è discesa con noi Ester e poi è anche salita in casa e mi ha tenuto, a quattr'occhi, un discorso che da qualche tempo mi aspettavo. Ha cominciato pregandomi di non ridere e ridendo lei.
| |
Franco Cressogno Cüstant Biancòn Carlascia Peppina Imperator Pasotti Povero Albogasio Superiore Maria Pasotti Ester
|