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      . Mi pareva di udire lo zio Piero, quando noi pure, a Oria, s'è parlato della grandezza, dello splendore futuro d'Italia.
      Eh sì sì!", diceva. "Eh sì sì! Il lago diventerà di latte e miele e la Galbiga de formagg de grana!"
      Vedremo, vedremo!
     
      21
     
      La tua lettera mi suscita un tumulto di sentimenti che non si scrivono.
      Mi addolorano, senza dubbio, l'atto della nonna e la obliqua malevolenza del Pasotti ma più mi affligge lo sdegno tuo troppo forte. Quando un mio procuratore si presenterà a Brescia, il pagamento non potrà venire rifiutato. È vero, tu sei donna e non hai l'obbligo di conoscere queste cose. Anche la collera ti perdono poiché freddo non rimasi nemmeno io, da principio. Quindi mi son detto: Di che ti sdegni e che ti sorprende? Non conoscevi tu quel malanimo e non ne avesti offese maggiori?
      Infinitamente mi rattrista che tu non abbia saputo celare i tuoi sentimenti a Maria, infinitamente mi commuove che tu ne sia pentita e infinitamente mi consola che tu ami il Signore nella bambina, che tu me lo scriva. A dir vero, cara, non dovrei appagarmene così perché ad amare Iddio ne invitano i cieli e la terra ed Egli ci è visibile in ogni luce, intelligibile in ogni vero! Ma insomma tu incominci a udire la voce Sua! Nelle mie lettere non ho mai toccato questo punto per sentirmi troppo inetto a parlartene degnamente, efficacemente. E ora lascio che Iddio ti parli nella bambina, torno nel mio silenzio. Sappi soltanto che ascolto palpitante, che prego e spero.
      Posso io dirti quello che sento per Maria?


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Piccolo mondo antico
di Antonio Fogazzaro
pagine 421

   





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