Pagina (324/421)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La prima via era assai più lunga e faticosa ma in compenso migliore per eludere al confine la vigilanza delle guardie. Partendo dalla farmacia Fontana, Franco decise di appigliarsi a quella. Ma quando fu a Cassarago, dove mettono la strada di Pregassona a quella di Gandria, quando vide la punta di Castagnola così vicina e pensò che da Castagnola si va a Gandria in meno di mezz'ora, che da Gandria si può andare a Oria in un'ora e mezza, l'idea di salire il Boglia, di camminare sette od otto ore gli divenne intollerabile. Salendo il Boglia sarebbe poi anche arrivato di giorno; questo era, per la sicurezza, uno scapito grande. Prese risolutamente la via di Castagnola e Gandria. Il cielo era tutto coperto di nuvole pesanti. Sotto i grandi castani ove passava il sentiero di Castagnola, non si sapeva dove mettere il piede; ma che sarebbe poi stato nel gran bosco del Boglia, se Franco avesse presa quella via? Così fu dentro Castagnola e peggio di così nel labirinto delle viuzze di Gandria. Dopo averle fatte e rifatte più volte, sbagliando, Franco riuscì finalmente sul sentiero del confine e si fermò a riposare. Sul punto di cimentarsi nel fitto delle tenebre ai pericoli di un sentiero difficile, di un incontro con le guardie austriache, per giungere poi a quell'altro pauroso passo dell'entrar in casa, del far la prima domanda, dell'udir la prima risposta, alzò la mente a Dio, raccolse tutti i suoi pensieri in un proposito di fortezza e di calma.
      Si ripose in cammino. Gli occorreva ora dare tutta la sua attenzione al sentiero per non smarrirlo, per non precipitare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Piccolo mondo antico
di Antonio Fogazzaro
pagine 421

   





Fontana Franco Cassarago Pregassona Gandria Castagnola Castagnola Gandria Gandria Oria Boglia Boglia Castagnola Gandria Castagnola Boglia Franco Castagnola Gandria Franco Dio